Bitcoin e blockchain: cosa sono e perché tenerli d’occhio?

Bitcoin e blockchain due mondi sinergici si fondono per dare vita a nuove tipologie di investimento. Tra digitalizzazione e hi-tech, la prossima decade sarà caratterizzata da asset sempre più innovativi e nuove tecnologie di scambio.  Ma di cosa si tratta esattamente?

Articolo a cura di Giuseppe Calitri – IT & Communication Associate

 

“Il vocabolo criptovaluta è l’italianizzazione dell’inglese cryptocurrency e si riferisce ad una rappresentazione digitale di valore basata sulla crittografia. L’etimologia del vocabolo deriva dalla fusione di “cryptography” (crittografia) e “currency” (valuta): la traduzione corretta è dunque crittovaluta e si tratta di un asset digitale paritario e decentralizzato.”

Il mondo delle criptovalute è stato reso fruibile su scala mondiale con l’ingresso nei mercati finanziari del Bitcoin. Nato nel 2008, dal suo inventore che si manifestò sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto la cui identità reale è a noi tutt’oggi sconosciuta, il bitcoin si presenta come un “mezzo di scambio altamente volatile” che non ha un potere centralizzato, ma il suo valore è determinato dalle sole forze della domanda e dell’offerta. Bitcoin non è una scommessa ma una speculazione perché ha potenziale, ma il ritorno non è certo, non vi è un cashflow. Questo fa della criptovaluta in questione un investimento che non prevede un ritorno in dividendi o interessi, come invece succede con l’Euro o il Dollaro.

In che modo avvengono le transazioni?

Il mondo delle criptovalute utilizza il sistema Blockchain per effettuare transazioni. La blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) è definita come un database distribuito fatto di blocchi, cioè una sorta di registro di transazioni dove i dati non sono concentrati su di un unico database, ma su più computer collegati tra loro via Internet, attraverso un’applicazione dedicata che permette di interfacciarsi con la “catena”.

Per meglio definire la dinamica della blockchain è bene introdurre gli attori principali: i nodi e i miner. I primi sono i computer della rete che aderiscono alla catena: chiunque può diventare un nodo, tramite un apposito programma. I miner sono coloro che effettuano il controllo delle transazioni, grazie a calcolatori molto potenti e attraverso un protocollo di validazione piuttosto complesso. Inoltre, sono responsabili per l’introduzione di nuove monete nel sistema, le quali vengono emesse come ricompensa per il loro lavoro. Ogni qualvolta viene effettuata una transazione tra due membri appartenenti alla catena si genera un nuovo blocco. A questo punto entrano in gioco i miner, che hanno il compito di stabilire se le transazioni sono valide e di raggrupparle in nuovi blocchi che vengono poi aggiunti alla catena (se determinate condizioni vengono soddisfatte). Ciascun nuovo blocco confermato viene collegato al blocco aggiunto immediatamente prima. La bellezza di questo processo sta nel fatto che è praticamente impossibile modificare i dati in un blocco una volta che questo è stato aggiunto alla blockchain, in quanto è protetto da crittografia, la quale è molto costosa da produrre ed estremamente difficile da annullare.

Perché affidare il proprio denaro ad un algoritmo?

A differenza dei sistemi bancari tradizionali, queste transazioni vengono monitorate attraverso il registro pubblico digitale suddetto e possono avvenire direttamente tra i partecipanti (peer-to-peer) senza necessità di intermediari. È possibile inviare e ricevere qualsiasi quantità di denaro istantaneamente, dovunque e in qualsiasi momento, motivo per il quale l’onda blockchain sta travolgendo sempre più ogni segmento dell’economia. Bitcoin è una forma relativamente nuova di moneta e sta appena iniziando ad avere consensi, per cui molte persone ancora non capiscono perché dovrebbero fare lo sforzo di usarlo.

Il valore del Bitcoin non è supportato da nulla, come anche l’oro non è supportato da nulla e l’euro e il dollaro, ecc. L’unico attributo plausibile è la fiducia di chi usa una valuta piuttosto che un’altra. I Bitcoin hanno proprietà intrinseche soggettivamente valutate dagli individui e tale valutazione si dimostra quando gli individui fanno scambi o cambiano valuta, liberamente, in Bitcoin.

Alcuni ancora oggi, tendono a demonizzare l’uso di tali strumenti. Come tutto ciò che è nuovo, spaventa.Non sono pochi, di fatto, i risparmiatori che fanno fatica ad affidarsi alle banche e convertire il loro denaro in carte plastificate, ancor di più, verrebbe fuori lo scetticismo di taluni se dovessero convertire il loro denaro in un qualche cosa che esiste solo nell’etere. Ciò che innegabilmente sta emergendo, però, è il nuovo paradigma che questa tecnologia abilita, ossia l’Internet of Value: una rete digitale dove i nodi si scambiano valore, attraverso un sistema di algoritmi e regole crittografiche.

La blockchain si candida, per cui, ad essere la tecnologia di riferimento per il nostro futuro.

Giuseppe Calitri

Giuseppe Calitri

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Non essere timido, fai tu il primo passo!