La Behavioral Finance (Finanza Comportamentale), una sottoclasse della Behavioral Economics (Economia Comportamentale), sostiene che le influenze psicologiche e i bias (pregiudizi) influenzino i comportamenti finanziari degli investitori e, più in generale, delle persone che lavorano nel mondo della finanza. Inoltre, influenze e bias possono fornire la spiegazione di tutti i tipi di anomalie di mercato e in particolare di anomalie di mercato nel mercato azionario (come forti aumenti o cali del prezzo delle azioni).
Capire la Behavioral Finance
La Behavioral Finance può essere analizzata da varie prospettive. I rendimenti del mercato azionario sono un’area della finanza in cui si presume spesso che i comportamenti psicologici influenzino i risultati e i rendimenti del mercato, ma esistono diversi punti di vista. Lo scopo della Finanza Comportamentale è aiutare a capire perché le persone fanno determinate scelte finanziarie e come queste scelte possono influenzare i mercati. Ovviamente quando si parla di Behavioral Finance, si presume che le persone non siano perfettamente razionali e autocontrollati, ma piuttosto influenti psicologicamente con tendenze più o meno normali e di autocontrollo.
Uno degli aspetti chiave degli studi di finanza comportamentale è l’influenza dei bias. Questi possono verificarsi per una serie di motivi e possono solitamente essere classificati in uno dei cinque concetti chiave. Comprendere e classificare i diversi tipi di bias nel mondo della finanza comportamentale può essere molto importante quando ci si focalizza sullo studio dei risultati di un’industria o di un settore.
Concetti di finanza comportamentale
La finanza comportamentale comprende tipicamente cinque concetti principali:
Biases studiati in Behavioral Finance
Per favorire l’analisi della Finanza Comportamentale sono stati individuati molti bias, tra cui:
Disposition Bias (pregiudizio di disposizione)
Il Disposition Bias si riferisce a quando gli investitori vendono i loro “winners” e si aggrappano ai loro “losers”. Il problema è che gli investitori vogliono realizzare guadagni rapidamente. Tuttavia, quando un investimento perde denaro, lo manterranno perché vogliono tornare alla pari o al prezzo iniziale. Gli investitori tendono ad ammettere rapidamente che hanno ragione riguardo la validità di un buon investimento (quando c’è un guadagno). D’altro canto, sono riluttanti verso l’ammettere di aver commesso un errore di investimento (quando c’è una perdita). Il difetto nel bias di disposizione è che la performance dell’investimento è spesso legata al prezzo di ingresso per l’investitore. In altre parole, gli investitori valutano la performance del proprio investimento in base al prezzo di entrata individuale, ignorando i fondamentali o gli attributi dell’investimento che potrebbero essere cambiati.
Confirmation Bias (pregiudizio di conferma)
Il Confirmation Bias si verifica quando gli investitori hanno pregiudizi (inconsci) verso l’accettazione di informazioni che confermano la loro convinzione già detenuta in un investimento. Se le informazioni emergono, gli investitori le accettano prontamente per confermare che hanno ragione sulla loro decisione di investimento, anche se le informazioni non sono del tutto veritiere.
Experiential Bias (pregiudizio esperienzale)
Un Experiential Bias si verifica quando il ricordo degli eventi recenti da parte degli investitori li rende di parte o li porta a credere che è molto più probabile che l’evento si ripeta. Ad esempio, la crisi finanziaria del 2008 e del 2009 ha portato molti investitori a uscire dal mercato azionario. Molti avevano un atteggiamento diffidente nei confronti dei mercati e probabilmente si aspettavano maggiori difficoltà economiche nei prossimi anni. L’esperienza di aver attraversato un evento così negativo ha aumentato i loro pregiudizi riguardo la probabilità che l’evento potesse ripetersi. In realtà, l’economia si è ripresa e il mercato si è ripreso negl i anni a seguire.
Loss Aversion (avversione alla perdita)
La Loss Aversion si verifica quando gli investitori attribuiscono maggiore importanza alla preoccupazione per le perdite rispetto al piacere derivante dai guadagni di mercato. In altre parole, è molto più probabile che cerchino di assegnare una priorità più alta nell’evitare le perdite piuttosto che nel realizzare guadagni sugli investimenti. Di conseguenza, alcuni investitori potrebbero desiderare un pagamento più elevato per compensare le perdite. Se il pagamento elevato non fosse probabile, potrebbero cercare di evitare del tutto le perdite anche se il rischio dell’investimento è accettabile da un punto di vista razionale.
Familiarity Bias (pregiudizio di familiarità)
Il Familiarity Bias si verifica quando gli investitori tendono a investire in ciò che sanno, come società nazionali o investimenti di proprietà locale. Di conseguenza, il portfolio degli investitori non è differenziato in più settori e tipi di investimento (il che può ridurre il rischio). Gli investitori tendono ad optare per investimenti con cui hanno una storia o che hanno familiarità.
Behavioral Finance e mercato azionario
L’efficient market hypothesis (EMH) afferma che in un dato momento in un mercato altamente liquido, i prezzi delle azioni sono valutati in modo efficiente per riflettere tutte le informazioni disponibili. Tuttavia, molti studi hanno documentato fenomeni storici nei mercati mobiliari che contraddicono l’efficient market hypothesis e non possono essere colti in modo plausibile su modelli basati sulla perfetta razionalità degli investitori.
L’EMH si basa generalmente sulla convinzione che chi opera nel mercato consideri i prezzi delle azioni in modo razionale sulla base di tutti i fattori intrinseci ed esterni (attuali e futuri). Quando si studia il mercato azionario, la Finanza Comportamentale ritiene che i mercati non siano completamente efficienti. Ciò consente di osservare come i fattori psicologici possono influenzare l’acquisto e la vendita di azioni.
La comprensione e l’utilizzo dei bias della Behavioral Finance vengono applicati quotidianamente ai movimenti azionari e ad altri movimenti del mercato. In generale, le teorie della finanza comportamentale sono state utilizzate anche per fornire spiegazioni più chiare di sostanziali anomalie di mercato come bolle e recessioni profonde. Sebbene non facciano parte di EMH, investitori e gestori di portafoglio hanno un interesse acquisito nel comprendere le tendenze della finanza comportamentale. Queste tendenze possono essere utilizzate per analizzare i livelli dei prezzi di mercato e le fluttuazioni per scopi speculativi e decisionali.
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