Programma Artemis: la NASA sceglie i privati ma c’è anche un po’ di Italia!

Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità: così Neil Armstrong nel ’69 commentava i suoi primi passi sul suolo lunare. Un momento iconico, almeno quanto i “soliti noti” scelti dalla NASA per il Programma Artemis. L’obiettivo? Riportare l’uomo (e la donna) sulla Luna.

Articolo a cura di Francesco Lavitrano – Sales and Business Development Associate

Cosa dobbiamo aspettarci?

Nel Maggio del 2019 la NASA ha annunciato e pubblicato una prima bozza del Programma Artemis, ma solo ad aprile 2020 ha comunicato di aver selezionato 3 delle più importanti società aerospaziali che dovranno collaborare e perfezionare il lander che porterà di nuovo l’uomo e, per la prima volta, una donna sulla Luna e che dovranno presentare il proprio progetto entro febbraio 2021. Le società selezionate sono: Blue Origin, fondata da Jeff Bezos creatore del colosso dell’e-commerce Amazon.com, Space X che vede al vertice il visionario Elon Musk numero1 di Tesla, azienda produttrice di auto elettriche, e per ultima ma non meno importante Dynetics, filiale della società di tecnologia Leidos.

Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha espressamente dichiarato che sarà dunque il 2024 la data di atterraggio sul suolo lunare.

La missione

La durata della permanenza sul suolo lunare sarà dunque di 6,5 giorni, l’obiettivo è quello di far atterrare un rover (veicolo adibito al trasporto su un corpo celeste) che potrà essere pilotato a distanza. L’equipaggio, composto da due astronauti, effettuerà 4 passeggiate portando avanti osservazioni scientifiche del suolo e del ghiaccio presente sul suolo lunare in determinate aree.

Il ritorno dell’uomo sulla Luna aprirà le porte a nuovi investimenti nel campo dell’energia rinnovabile? Si, un ulteriore obiettivo sarà quello di riportare sulla terra circa 35 kg di roccia di una zona particolarmente interessante del satellite: la parete del cratere Shackleton costantemente illuminata e quindi ideale per immagazzinare energia solare.

Quanto costerà tutto ciò?

La NASA ha fino ad ora assegnato una somma pari a circa 1 miliardo di dollari in totale alle tre società selezionate, anche se conta per un finanziamento fino a 22 miliardi di dollari per la portata a termine della missione.

C’è inoltre da specificare che non sono solo queste tre le società coinvolte, difatti tale missione conterà la partecipazione di altre 8 aziende, operanti nei settori coinvolti; l’importo totale per tutte le società è di circa 45,5 milioni di dollari

Il ruolo dell’Italia

La partecipazione italiana ha inizio lo scorso 24 ottobre, quando il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia e l’amministratore della NASA, James Bridenstine, hanno firmato un joint statement for cooperation in space exploration per una vera e propria cooperazione di lunga durata per la missione spaziale.

In particolare sarà la Thales Alenia Space Italia la società che collaborerà per la costruzione dell’oblò di visione, l’impianto di pressurizzazione e per il portellone di uscita.

Artemis è un primo passo verso la creazione di una vera e propria economia sul nostro satellite?

Francesco Lavitrano

Francesco Lavitrano

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